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Il racconto edizione 2019 – La Nuragica

LA NURAGICA 2019 (alla scoperta dell’entroterra Sardo)

Finalmente le vacanze!!!

Quest’anno abbiamo deciso, dopo tanto tempo, di fare le nostre vacanze in Sardegna, ma non classiche vacanze in villaggi, alberghi o camping, vacanze in bicicletta più precisamente gravel, bikepacking, tenda e carrellino Burley carico di provviste di cibo, con tendina e sacchi a pelo.

Undici giorni durante i quali, esclusi quelli nel Comune di Orgosolo, siamo stati ospitati dalle gentilissime Amministrazione Comunali del luogo scelto come punto d’arrivo.

Stage 1 “Villacidro-Genoni”

La nostra avventura ha inizio il 14/08/2019:

la nostra giornata è cominciata come sempre con una sostanziosa colazione, rigorosamente gluten free, per poi partire subito verso Genoni.

Il nostro itinerario ci ha portato a passare per Sanluri Stato, Sanluri (dove ci siamo fermati presso un ferramenta ad acquistare del nastro adesivo …. acquisti dell’ultimo minuto???) Lunamatrona (dove ci siamo fermati a comprare qualcosa per pranzo), Ussaramanna e finalmente a Baradili dove ci siamo fermati per la pausa pranzo.

Da Baradili siamo passati per Gonnosnò (ci siamo fermati in un Bar dove ci hanno fatto pare il caffè €0,80….. cose di alti tempi), Escovedu, Senis (una piccola deviazione doverosa perché è veramente un borgo molto grazioso)

Nureci

Un altro borgo, a circa 5 Km da Genoni, molto carino che vi consigliamo di visitare.

I giorni in cui siamo stati in quella zona si svolgeva il “ Mamma Blues” con, sparse per il paese e arricchite di punti di sosta e di ascolto, vere e proprie istallazioni sonore e artistiche costituite da radio d’epoca, protette e visivamente enfatizzate tanto da creare un suggestivo percorso visivo e musicale capace di far rivivere, nel cuore della Sardegna, le atmosfere del Delta del Mississippi, dove il blues nacque e da dove, grazie anche alla diffusione attraverso le radio, conquistò territori sempre più ampi e cuori sempre più ammaliati da queste sempre nuove sonorità.

In fine Genoni (dove rimarremmo il 14 e il 15 per ripartire il 16/08/2019)

Da visitare sicuramente il “Museo del Cavallino della Giara”, il “Parc – Paleo Archeo Centro” e l’altopiano della Giara.

Qui dobbiamo ringraziare tantissimo il sindaco, Gianluca Serra,che ci ha fatto da cicerone, che ha tentato fino all’ultimo di trovarci una sistemazione in una delle proprietà del Comune, ma che comunque ci ha consigliato un Agriturismo bellissimo “Cuaddus e Tellas” posizionato su una collina che offre una vista spettacolare sull’altopiano della Giara,

e dove si mangia benissimo, tutti prodotti di loro produzione dalle verdure, alla pasta e alla carne degli animali del loro allevamento

Ringraziamo la signora Franca, il marito e i figli per la genuina ospitalità, Vi consigliamo sinceramente di far loro visita ne vale sicuramente la pena, noi sicuro ci torneremo.

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Stage2 “Genoni-Genoni”

Sveglia alle 7.00 del mattino dopo una notte, riposante, passata nei nostri sacchi a pelo sotto il portico dell’Agriturismo di signora Franca, con un risveglio accompagnato da una vista, spettacolare dell’alba con le corse dei cavallini della Giara, ritirato i bagagli, lasciamo l’Agriturismo in sella alle nostre biciclette direzione Laconi

Laconi

Arrivati a Laconi ci fermiamo per la colazione che consumiamo nel Parco Aymerich

Finita la colazione, dopo un giro veloce nel centro storico di Laconi, ci dirigiamo verso Isili passando da Nurallao

Arrivati ad Isili la nostra prima tappa è bellissimo Nuraghe “Nuraghe Is Pararas”

Proseguiamo la scoperta di Isili girando per il centro storico e terminando la nostra esplorazione a pranzo all’”Hotel Cardellino” un ottimo pranzo e personale veramente cortese.

Dopo pranzo si torna verso Genoni dove, dopo la doccia è la buonissima cena preparata dalla signora Franca, ci aspetta il nostro sacco a pelo sotto un cielo di stelle per un meritato riposo in vista della nostra tappa successiva.

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Stage3 “Genoni-Tonara”

La nostra giornata comincia alle 7.00, dopo aver ringraziato e salutato la Signora Franca ci dirigiamo verso Tonara.

Prima tappa Laconi dove ci fermiamo a fare colazione e rifornimento di frutta per il viaggio.

Proseguiamo lungo la SS128 fino ad Aritzo, noto come centro di villeggiatura montana sia estivo che invernale, dove ci fermiamo a mangiare il buonissimo riso preparato dalla signora Franca.

Finito di pranzare risaliamo sulle bici per dirigerci verso Belvì, paesino famoso per la produzione delle castagne, delle nocciole e delle ciliegie, interessanti anche le Domus De Janas e il Museo di Scienze naturale. In questa occasione non abbiamo avuto modo di visitare il paese di Belvì che sicuramente sarà una delle tappe di uno dei nostri prossimi viaggi.

Dopo circa 17 Km di salita, abbastanza impegnativa, circondati dalla vegetazione tipica del Gennargentu, arriviamo alla nostra fine della 2° tappa del viaggio “Tonara”.

A Tonara siamo stati ospitati dall’Amministrazione Comunale presso il Campo Sportivo dove ci vengono messi a disposizione gli spogliatoi per la doccia.

Una volta sistemati, dopo una rigenerante doccia, usciamo per assistere alla “1° Corsa delle Icicle”, una corsa di piccole auto senza motore ispirata a quella della RED BULL, altrettanto divertente.

I partecipati, dai più piccoli ai più grandi, trasmettevano un pò della loro follia anche al pubblico, che ne ammirava sia le doti da “costruttori” di bolidi stravaganti, sia le capacità di tenere su strada, in ripide discese, certi mezzi con sistemi frenanti improbabili e sicuramente difficili da guidare.

Terminata la corsa ci dirigiamo in salita verso il ristorante “Il Castagneto” per la cena, cucina semplice ma molto buona.

Vi anticipiamo che passeggiare a piedi per Tonara richiede molto fiato in quanto il paese è completamente arrampicato sulla montagna e le salite e di conseguenza le discese, sono molto ripide però ne vale la pena perché il paese è molto carino e caratteristico.

Il giorno successivo decidiamo di riposare e lo dedichiamo ad esplorare Tonara.

Per pranzo ci siamo fermati alla “Locanda del Muggianeddu”, accogliente trattoria a conduzione familiare dove si mangiano piatti tipici e genuini della tradizione culinaria sarda, la cena, visto che il giorno precedente siamo stati bene, la ripetiamo al ristorante “Il Castagneto”.

Dopo cena ci dirigiamo presto verso la nostra “casa” dato che il giorno successivo ci aspetta un’altra giornata impegnativa sui pedali.

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Stage5 “Tonara – Orgosolo”

La nostra giornata comincia presto, caricate le bici facciamo la colazione seduti sulla panchina del campo sotto il sole caldo di Agosto per poi salutare Tonara e proseguire il nostro viaggio verso Orgosolo.

Ci teniamo a ringraziare tutta l’Amministrazione Comunale di Tonara per l’ospitalità.

La nostra avventura sui pedali continua sulla SP7 verso il “Passo Tascusì” (il secondo più alto valico automobilistico della Sardegna dopo il passo di Correboi) direzione Fonni dove facciamo la nostra prima sosta per visitare il Nuraghe Dronnoro.

Continuiamo sulla SP 69 verso il Villaggio di Pratobello (un piccolo Borgo militare noto per la rivolta pacifica, del 1969, di contadini, pastori, giovani e anziani di Orgosolo che portò allo smantellamento del Poligono e all’abbandono del borgo) dove ci fermiamo per pranzo prima di arrivare, dopo 14 Km in salita, al Camping Supramonte.

Dopo l’esperienza di dormire sotto un portico e in un campo sportivo, montiamo la nostra tendina provando l’emozione di svegliarci la mattina con gli asinelli selvatici che passeggiano a poca distanza da noi.

Ceniamo direttamente nel ristorante del Camping, dove si mangia benissimo e la mattina successiva, dopo una colazione nutriente, partiamo alla scoperta di una parte della Barbagia.

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Stage6 “Orgosolo-Orgosolo”

Il giro comincia in discesa verso Orgosolo per poi risalire verso Mamoiada (paese dei Mamuthones e dei Issohadores) per proseguire poi sulla strada vicinale per Oliena, dove si possono ammirare delle Domus de Janas e la Chiesa campestre “Loret’Attesu”.

A Oliena ci fermiamo per pranzo presso l’Agriturismo “Camisadu” che vi consigliamo di visitare sia per l’ottima cucina tipicamente del posto che per la gentilezza e l’attenzione dei titolari.

Finito di pranzare, su consiglio dei proprietari dell’agriturismo, abbiamo ripreso il nostro giro passando sulla strada vecchia Oliena Orgosolo SP22 con un importante dislivello fino a giungere al Camping Supramonte.

In agriturismo incontriamo un ragazzo, in trasferta per lavoro, che sentendoci parlare di biciclette ci chiede di fare qualche chilometro con noi, ovviamente ci fa sempre piacere condividere la nostra passione e facciamo una ventina di chilometri assieme verso Orgosolo, poi ci salutiamo e noi continuiamo verso la meta, mentre lui torna indietro verso l’agriturismo.

Al rientro ne abbiamo approfittato per visitare Orgosolo e i suoi Murales.

Anche questa giornata si è conclusa con la cena nel ristorante del Camping per poi andare a letto presto per essere belli riposati per poter intraprendere il viaggio freschi verso la tappa successiva “Austis”

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Stage7 “Orgosolo-Austis”

Salutiamo Orgosolo di primo mattino per dirigerci con tranquillità verso Mamoiada da dove, dopo una piccola sosta “spremuta”, partiamo verso Lodine (un piccolo paesino molto carino con un territorio ricchissimo di siti archeologici pre-nuragici e nuragici di grande importanza) affrontando una salita, di circa 13 Km, abbastanza impegnativa.

Da Lodine proseguiamo verso Gavoi (un bel borgo incantato circondato dai monti del Gennargentu) dove ci fermiamo per pranzare “al sacco” lungo il lago di Gusana.

Finito di pranzare dopo Ovodda decidiamo per una piccola deviazione che ci porta a costeggiare il lago Taloro fino a Teti, un piccolo paesino in cui sono presenti importanti siti archeologici.

Percorriamo ancora sei chilometri di salite per arrivare finalmente ad Austis, un curatissimo Borgo autentico ricco di legende.

Ad Austis veniamo ospitati dall’Amministrazione Comunale presso la chiesetta campestre di Sant’Antonio di Austis, situata a circa 3 Km dal centro abitato su una collinetta da cui si può godere una vista spettacolare, qui, trovando un bellissimo e grandissimo camino, abbiamo deciso di cenare con una bella bistecca della macelleria del paese, grigliata sotto le stelle.

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Stage8 “Austis-Austis”

Il giorno successivo abbiamo deciso di visitare un po’ del territorio di Austis partendo in particolare da “Sa Crabarissa”, una roccia a 4 Km dal paese, scolpita dagli agenti atmosferici fino ad assumere le sembianze di una figura femminile, indossante il costume tradizionale di Cabras, attorno la quale la tradizione popolare ha costruito un incantevole leggenda. Prima di arrivare a “Sa Crabarissa” ci perdiamo, imbocchiamo una strada sterrata con pendenze improponibili che ci porta in cima ad una montagna, dove dopo aver fatto una chiacchierata con la guardia forestale di servizio nella vedetta, riprendiamo la discesa in mezzo ai boschi. Perdersi offre sempre l’occasione di scoprire posti con bellezze inimmaginabili e per noi “uscire fuori rotta” è ormai un piacevole diversivo.

Concluso il giro e dopo aver fatto un po’ di spesa per la cena e la colazione del giorno seguente, torniamo alla nostra dimora provvisoria per un’altra grigliata e per un riposo ristoratore in vista della pedalata che ci porterà il giorno successivo a Ruinas.